Per questa ragione, la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Sacro Cuore di Piacenza ha organizzato la conferenza “Gas alimentari e applicazioni nel settore beverage”, rivolta agli studenti del Corso di Processi della Tecnologia Alimentare II” della Laurea triennale in Scienze e Tecnologie alimentari.
L’incontro, promosso e moderato dalla professoressa Roberta Dordoni con la partecipazione di Nicola Fenili, Sviluppo applicazioni criogeniche e Processi chimici e Rhoman Rossi, Marketing project manager, entrambi del Gruppo SIAD, è stata l’occasione per offrire agli studenti una panoramica estremamente attuale del settore dei gas alimentari e degli sviluppi futuri.
“Si è trattato di un proficuo e utile confronto tra il mondo accademico e industria – sottolinea Rossi – con un focus il valore dei gas nel beverage e, nello specifico sulle svariate applicazioni e vantaggi che questi portano nelle singole filiere. A partire dall’olio (protezione con azoto) per arrivare al caffè (criomacinazione, ma anche confezionamento, degassaggio e decaffeinizzazione), dall’acqua ai soft drinks (gasatura per la ristorazione), e succhi di frutta alla birra (imbottigliamento e gasatura, oltre che recupero della CO2 dalla fermentazione)”.
“Oltre alle singole applicazioni – prosegue – abbiamo presentato anche le utilità trasversali, per esempio, nella depurazione delle acque, nella criopulizia degli ambienti e nei trasporti refrigerati. Ma prima di addentrarci in questi aspetti, sono stati mostrati agli studenti i processi di produzione di CO2, azoto e argon”.
Non si è trattata di una sola lezione frontale, ma un momento di dialogo e coinvolgimento dei partecipanti con alcune sperimentazioni in sede relative alle proprietà dell’azoto liquido, come potente elemento refrigerante, e all’anidride carbonica, come sostanza estremamente performante, per esempio, nell’inertizzazione e nella carbonatazione delle bevande, processo per renderle frizzanti.
Sicurezza alimentare e qualità certificata
“In questo ultimo caso – evidenzia Fenili – l’anidride carbonica è vero e proprio ingrediente della bevanda gassata, aspetto non trascurabile nel campo della sicurezza per il consumatore finale. Questo spiega perché il Gruppo SIAD è, a tutti gli effetti, un’impresa alimentare, che rispetta gli specifici requisiti definiti dal legislatore, nazionale ed europeo, andando anche oltre, dotandosi cioè anche di certificazioni volontarie, con l’obiettivo di andare oltre alla norma, perseguendo i più alti standard qualitativi e di sicurezza alimentare del prodotto”.
Ciò vale anche nel trasporto e nella distribuzione, sia che il prodotto si presenti in forma liquida, sia in forma gassosa: “Nel corso della conferenza, è stata approfondita l’importanza dei contenitori, nell’ambito dello stoccaggio e della movimentazione, oltre che dell’etichettatura per una completa tracciabilità del lotto di produzione”, conclude Fenili, sottolineando il costante impegno del Gruppo SIAD nel promuovere incontri di taglio formativo e divulgativo: “Incontrare i professionisti del domani rappresenta un’opportunità di scambio e confronto di grande valore”.